Modena, 30 settembre 2015 – Il Consorzio del Prosciutto di Modena sarà presente alla fiera Anuga in programma a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015. Lo spazio del Consorzio del Prosciutto di Modena si troverà all'interno dell’area collettiva italiana nel padiglione 5.2 settore Meat, stand D59 e sarà uno spazio dove sarà possibile incontrare i rappresentanti del Consorzio, che oltre a raccontare la storia e le specificità di questa eccezionale DOP, faranno anche degustare il prodotto, accompagnato ai vini del territorio modenese.
La Germania è, assieme alla Francia, il principale mercato di destinazione del Prosciutto di Modena con circa 2.500 prosciutti venduti, circa il 3% della produzione totale (82.000 le cosce prodotte nel 2014).
“È la seconda edizione a cui partecipiamo perché per noi il mercato tedesco è un riferimento importante. Il nostro Prosciutto è un prodotto molto apprezzato ed è diffuso soprattutto tra coloro che amano e sanno distinguere un prodotto italiano di qualità” ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena.
Il Prosciutto di Modena Dop, ha un disciplinare di produzione che prevede una stagionatura minima di 14 mesi, ha ottenuto per la prima volta il marchio nazionale di tutela nel 1990 e dal 1996 ha visto riconosciuto l’etichetta di denominazione di origine protetta a livello europeo. La zona di produzione del Prosciutto di Modena corrisponde alla fascia collinare ed alle valli che si sviluppano attorno al bacino oro-idrografico del fiume Panaro, un’area che partendo dalla fascia pedemontana non supera i 900 metri di altitudine e comprende anche territori delle province di Bologna e Reggio Emilia.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha eliminato la possibilità di usare conservanti. Le cosce di suino oggi si lavorano solo con il sale, senza l’aggiunta di spezie; l’aroma è dato dalla stagionatura. La seconda modifica ha stabilito un allungamento della stagionatura minima che è passata da 12 a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. La materia prima utilizzata è ottenuta esclusivamente da cosce di suini nati allevati in Italia.