Modena, 4 ottobre 2017 – Dopo il successo in Polonia, in occasione di Polagra Food a fine settembre, per il Consorzio del Prosciutto di Modena è la volta della Germania. Grazie al finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf), il Consorzio prenderà parte ad Anuga, la più importante fiera internazionale dell'alimentazione che si svolgerà a Colonia (Germania) dal 7 all'11 ottobre 2017.
E' la terza partecipazione consecutiva alla fiera tedesca per il Consorzio del Prosciutto di Modena, che avrà uno suo stand nella Hall 5.2 (Stand E052) in cui, sotto la direzione del Presidente del Consorzio Davide Nini, verranno effettuate numerose degustazioni e abbinamenti con il Prosciutto di Modena DOP, per far conoscere la dolcezza e la morbidezza di questo salume, che proprio dal territorio in cui nasce attinge le sue straordinarie qualità.
La Germania è, insieme alla Francia, il principale mercato di destinazione del Prosciutto di Modena a cui viene destinato circa il 7% della produzione totale.
“E’ la terza edizione a cui partecipiamo perché per noi il mercato tedesco è un riferimento importante. Il nostro Prosciutto è un prodotto molto apprezzato ed è diffuso soprattutto tra coloro che amano e sanno distinguere un prodotto italiano di alta qualità”, ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena.
La zona di produzione del Prosciutto di Modena DOP corrisponde alla fascia collinare e alle valli che si sviluppano attorno al bacino oro-idrografico del fiume Panaro. Tutte le fasi di lavorazione, dalla salagione alla stagionatura completa, hanno luogo in queste terre.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha riguardato l’innalzamento della stagionatura minima a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. La seconda ha eliminato la possibilità di utilizzare spezie e conservanti, solo cosce di suino e sale, l’aroma è dato unicamente dalla prolungata stagionatura. La materia prima utilizzata proviene esclusivamente da suini di origine italiana, nati e allevati in 10 regioni d’Italia centro-settentrionale.