Modena, 30 novembre 2015 - Un anno intenso quello che si sta per concludere per il Consorzio del Prosciutto di Modena. Un anno che conferma che il Consorzio si sta sempre più impegnando nella promozione di questa eccellenza del made in Italy attraverso attività che lo coinvolgono su più fronti. Dal fronte estero come la partecipazione alla Fiera di Anuga, dove è stato presente all'interno dell’area collettiva italiana. “E’ stata la seconda edizione a cui abbiamo partecipato perché per noi il mercato tedesco è un riferimento importante. Il nostro Prosciutto è un prodotto molto apprezzato ed è diffuso soprattutto tra coloro che amano e sanno distinguere un prodotto italiano di qualità” ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena.
Sul fronte italiano, le attività sono state tantissime. A partire da ModenAntiquaria, la più longeva e visitata fiera d’alto antiquariato in Italia e tra le più qualificate espressioni del mercato dell’arte antica in Europa, che si è tenuta a febbraio, fino alla presenza in Expo. Tutte iniziative siglate Piacere Modena, il brand della società Palatipico srl a cui aderiscono, oltre al Prosciutto di Modena, tutti i Consorzi di tutela e delle DOP e IGP del territorio modenese come il Lambrusco DOP, Parmigiano Reggiano DOP, l’Aceto Balsamico di Modena DOP e IGP, lo Zampone Modena e il Cotechino di Modena IGP , etc.
Altra presenza importante è stata quella a Tutto Food, a maggio, in concomitanza con l’apertura di Expo. Una occasione importante per incontrare tanti buyer internazionali ed anche presentare il Prosciutto di Modena Dop biologico. Una novità per il Consorzio come ci spiega Nini “il nostro prosciutto è già una DOP, quindi ha già di per sé il massimo riconoscimento che un prodotto agro-alimentare può avere. Adesso abbiamo aggiunto alla produzione una piccola nicchia d’eccellenza, che vuole accontentare quella parte di consumatori, che prediligono l’alimentazione bio”.
Sempre in tema Expo, il Consorzio ha avuto due forti presenze: alla Rassegna dei giardini del Gusto e delle Arti, manifestazione che si è tenuta a Modena nella prestigiosa ed appena restaurata Palazzina Vigarani, e ad Expo Milano 2015, nelle ultime due settimane di ottobre con la Regione Emilia Romagna. “La Rassegna dei giardini del Gusto e delle Arti è stata una esperienza molto utile per il territorio e per l’enogastronomia modenese. Promossa e organizzata da Piacere Modena e da F.A.MO. (Fondazione Agroalimentare Modenese), la Rassegna ha organizzato, dal 9 maggio al 20 settembre, più di 130 incontri, in cui il tema del cibo è stato declinato in tutte le sue forme da artisti, scrittori, viaggiatori eccellenti, filosofi, agronomi, professori universitari, scienziati e ricercatori” ha proseguito il Presidente.
Un’altra esperienza emozionante per il Consorzio è stata quella di Expo Milano 2015. “Il Prosciutto di Modena per 15 giorni è stato tra i protagonisti della Piazzetta Emilia Romagna. Ogni giorno c’era in programma qualcosa di particolare e di unico, da segnalare le teatralizzazioni di Koinè che a rotazione mettevano in scena degli spettacoli che miravano ad esaltare tutti i prodotti della nostra Regione. Il nostro Prosciutto ad Expo è piaciuto tantissimo, le degustazioni erano prese d’assalto”.
Sempre in tema milanese, il Prosciutto di Modena è stato anche ospite dello show room delle ceramiche Lea, nel pieno centro della città, in via Durini. “Qui i frequentatori della moda, dell’arredamento e del design hanno potuto conoscere più da vicino la nostra fenomenale DOP” ha concluso Nini.
Il Prosciutto di Modena Dop, ha un disciplinare di produzione che prevede una stagionatura minima di 14 mesi, ha ottenuto per la prima volta il marchio nazionale di tutela nel 1990 e dal 1996 ha visto riconosciuto l’etichetta di denominazione di origine protetta a livello europeo. La zona di produzione del Prosciutto di Modena corrisponde alla fascia collinare ed alle valli che si sviluppano attorno al bacino oro-idrografico del fiume Panaro, un’area che partendo dalla fascia pedemontana non supera i 900 metri di altitudine e comprende anche territori delle province di Bologna e Reggio Emilia.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha eliminato la possibilità di usare conservanti. Le cosce di suino oggi si lavorano solo con il sale, senza l’aggiunta di spezie; l’aroma è dato dalla stagionatura. La seconda modifica ha stabilito un allungamento della stagionatura minima che è passata da 12 a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani. La materia prima utilizzata è ottenuta esclusivamente da cosce di suini nati allevati in Italia.